protocollo d'intesa
Cari soci della nostra Organizzazione Sindacale Autonoma AGO...
purtroppo non abbiamo motivo di festeggiare quest'anno il 1 ° maggio.
Non solo a causa dell'attuale crisi dovuta al "Corona Virus", ma soprattutto a causa dell'approccio autoritario e dittatoriale della delegazione pubblica nei negoziati della contrattazione di inter-comparto non vediamo alcun motivo di festeggiare.
Ad esempio, il direttore generale della Provincia ha firmato un protocollo di intesa (vedi appendice) secondo il motto "mangia o muori", che è in totale contraddizione con i requisiti statali.
Poiché nessun sindacato ha firmato questo protocollo, l'Amministrazione Provinciale sta ora tentando di trovare questo "accordo" attraverso un "percorso politico" coinvolgendo i segretari generali e presidenti delle confederazioni CGIL, CISL, UIL e ASGB.
Siamo sicuramente felici di rinunciare a tale autonomia se porta allo sfruttamento dei lavoratori dipendenti!
In base a questo protocollo, ad esempio, un collega potrebbe essere trasferito dal comune di San Candido al comune di Resia senza consenso e senza tener conto dei diritti dei dipendenti.
Vogliamo introdurre la servitù o la schiavitù in Alto Adige?
In pratica possiamo vedere da molti esempi che nella nostra Provincia l'attuale crisi viene utilizzata consapevolmente contro i nostri interessi.
Nel comune di Merano ad esempio i lavoratori sono incoraggiati a misurarsi la febbre a casa prima di iniziare il lavoro e devono fornire una auto-dichiarazione sullo stato di salute.
L'obbligo di misurare la febbre prima di iniziare i lavori, tuttavia, esisterebbe per l'amministrazione comunale.In questa maniera si capisce che vuole alleggerirsi di tale responsabilità.
Abbiamo un altro esempio nella Comunità Comprensoriale Burgraviato, dove la stessa segretaria generale rivendica il telelavoro, ma rifiuta di consentire ad altri dipendenti di farlo.
La stessa dirigente voleva trasferire un dipendente da un organo all'altro senza il suo consenso e in violazione di tutte le disposizioni legali applicabili.
Continueremo a combattere contro questi processi illegali e, se necessario, cercheremo anche i diritti dei nostri soci nelle aule del tribunale.
La nostra Organizzazione Sindacale è stata fondata per questo scopo e
questo è ciò per cui siamo qui.
Cordialmente e sempre a disposizione
il Vostro Presidente
Dr. Andreas Unterkircher
Link al documento
1.5.2020 sb
Non solo a causa dell'attuale crisi dovuta al "Corona Virus", ma soprattutto a causa dell'approccio autoritario e dittatoriale della delegazione pubblica nei negoziati della contrattazione di inter-comparto non vediamo alcun motivo di festeggiare.
Ad esempio, il direttore generale della Provincia ha firmato un protocollo di intesa (vedi appendice) secondo il motto "mangia o muori", che è in totale contraddizione con i requisiti statali.
Poiché nessun sindacato ha firmato questo protocollo, l'Amministrazione Provinciale sta ora tentando di trovare questo "accordo" attraverso un "percorso politico" coinvolgendo i segretari generali e presidenti delle confederazioni CGIL, CISL, UIL e ASGB.
Siamo sicuramente felici di rinunciare a tale autonomia se porta allo sfruttamento dei lavoratori dipendenti!
In base a questo protocollo, ad esempio, un collega potrebbe essere trasferito dal comune di San Candido al comune di Resia senza consenso e senza tener conto dei diritti dei dipendenti.
Vogliamo introdurre la servitù o la schiavitù in Alto Adige?
In pratica possiamo vedere da molti esempi che nella nostra Provincia l'attuale crisi viene utilizzata consapevolmente contro i nostri interessi.
Nel comune di Merano ad esempio i lavoratori sono incoraggiati a misurarsi la febbre a casa prima di iniziare il lavoro e devono fornire una auto-dichiarazione sullo stato di salute.
L'obbligo di misurare la febbre prima di iniziare i lavori, tuttavia, esisterebbe per l'amministrazione comunale.In questa maniera si capisce che vuole alleggerirsi di tale responsabilità.
Abbiamo un altro esempio nella Comunità Comprensoriale Burgraviato, dove la stessa segretaria generale rivendica il telelavoro, ma rifiuta di consentire ad altri dipendenti di farlo.
La stessa dirigente voleva trasferire un dipendente da un organo all'altro senza il suo consenso e in violazione di tutte le disposizioni legali applicabili.
Continueremo a combattere contro questi processi illegali e, se necessario, cercheremo anche i diritti dei nostri soci nelle aule del tribunale.
La nostra Organizzazione Sindacale è stata fondata per questo scopo e
questo è ciò per cui siamo qui.
Cordialmente e sempre a disposizione
il Vostro Presidente
Dr. Andreas Unterkircher
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1.5.2020 sb