Smartworking
Risultati indagine Smartworking - Caro socio, in allegato vi invio i risultati dell´indagine tra i nostri soci sullo smartworking...
Interessanti le risposte sui lati positivi e negativi di questo nuovo modo di lavorare.
Da questa indagine emerge un interesse per questa forma di lavoro.
Si è spesso sottolineato che questo non dovrebbe essere il metodo di lavoro principale, ma potrebbe essere utile ad integrazione dello stesso.
Grazie ancora a tutti coloro che hanno partecipato!
Cordiali saluti
Stefano Boragine e Karin Angerer
RISULTATI INDAGINE SMART WORKING
Com’è stato per i nostri colleghi e soci AGO operare in smart working negli ultimi mesi, quali i vantaggi e gli svantaggi percepiti e quali le indicazioni per il futuro?
Siamo arrivati a una risposta attraverso l'analisi delle Vostre osservazioni a noi pervenute nel mese di giugno su un campione di 1000 lavoratori operanti nelle diverse aree di lavoro dei comuni, delle Residenze per Anziani, delle Comunità Comprensoriali.
Il ricorso al lavoro agile è stato per lo più una scelta incondizionata per diverse categorie relativamente alla situazione pandemica. Ciò nonostante solo alcuni colleghi hanno espresso contrarietà senza argomentazioni di merito. Altri avrebbero voluto aderire ma per mancanza di attrezzatura idonea, un lavoro che non permettevatale modalità oppure dietro valutazione negativa della dirigenza sul progetto di lavoro agile, hanno dovuto organizzare il lavoro e la presenza in maniera diversa.
Ciò che la maggior parte dei colleghi ha trovato positivo è che non è più necessario il pendolarismo, il che fa risparmiare molto tempo e le spese. Un altro aspetto positivo è stato l'aumento dell'efficienza e la migliore concentrazione, in quanto non sono stati interrotti durante l ́orario del pubblico o dalle telefonate.
Di contro, si registra una certa difficoltà su: workstation poco ergonomiche, linea dati lenta, dotazione attrezzature, condivisione di informazioni e mancanza di contatto con i colleghi.
Infine, in misura dell’95%, i colleghi sono favorevoli allo smart working e una percentuale pari al 53% desidera in futuro lavorare almeno alcune giornate con questa modalità operativa.
I risultati ci spingono a una profonda riflessione su come questa modalità di fornire la prestazione richieda un ripensamento dei ruoli e dell’organizzazione degli enti locali. Tutto va ripensato e normato alla luce dei cambiamenti in atto: serve maggiore dialogo tra parte datoriale e lavoratori, va generato un maggiore clima di fiducia sul posto di lavoro e vanno adottate moderne procedure e relazioni sindacali.
In ultimo possiamo dire he le criticità emerse dall’indagine vanno lette alla luce di un’adozione per lo più frettolosa dello smart working legata alla pandemia Covid-19 non preceduta da un’adeguata formazione e preparazione. I risultati ci invitano, come sindacato, a lavorare immediatamente su un contratto che definisca la cornice dello smart working e contestualmente anche la parte datoriale dovrebbe fare un grande sforzo rivedendo i propri modelli organizzativi, investendo in formazione e tecnologia, oltre a costruire un processo culturale e un buon clima di fiducia.
Accogliamo favorevolmente anche in futuro ulteriori suggerimenti e problematiche legate allo smart working, quindi non esitate a contattarci.
Link diagrammi
AGO Service - 6.10.2020
Da questa indagine emerge un interesse per questa forma di lavoro.
Si è spesso sottolineato che questo non dovrebbe essere il metodo di lavoro principale, ma potrebbe essere utile ad integrazione dello stesso.
Grazie ancora a tutti coloro che hanno partecipato!
Cordiali saluti
Stefano Boragine e Karin Angerer
RISULTATI INDAGINE SMART WORKING
Com’è stato per i nostri colleghi e soci AGO operare in smart working negli ultimi mesi, quali i vantaggi e gli svantaggi percepiti e quali le indicazioni per il futuro?
Siamo arrivati a una risposta attraverso l'analisi delle Vostre osservazioni a noi pervenute nel mese di giugno su un campione di 1000 lavoratori operanti nelle diverse aree di lavoro dei comuni, delle Residenze per Anziani, delle Comunità Comprensoriali.
Il ricorso al lavoro agile è stato per lo più una scelta incondizionata per diverse categorie relativamente alla situazione pandemica. Ciò nonostante solo alcuni colleghi hanno espresso contrarietà senza argomentazioni di merito. Altri avrebbero voluto aderire ma per mancanza di attrezzatura idonea, un lavoro che non permettevatale modalità oppure dietro valutazione negativa della dirigenza sul progetto di lavoro agile, hanno dovuto organizzare il lavoro e la presenza in maniera diversa.
Ciò che la maggior parte dei colleghi ha trovato positivo è che non è più necessario il pendolarismo, il che fa risparmiare molto tempo e le spese. Un altro aspetto positivo è stato l'aumento dell'efficienza e la migliore concentrazione, in quanto non sono stati interrotti durante l ́orario del pubblico o dalle telefonate.
Di contro, si registra una certa difficoltà su: workstation poco ergonomiche, linea dati lenta, dotazione attrezzature, condivisione di informazioni e mancanza di contatto con i colleghi.
Infine, in misura dell’95%, i colleghi sono favorevoli allo smart working e una percentuale pari al 53% desidera in futuro lavorare almeno alcune giornate con questa modalità operativa.
I risultati ci spingono a una profonda riflessione su come questa modalità di fornire la prestazione richieda un ripensamento dei ruoli e dell’organizzazione degli enti locali. Tutto va ripensato e normato alla luce dei cambiamenti in atto: serve maggiore dialogo tra parte datoriale e lavoratori, va generato un maggiore clima di fiducia sul posto di lavoro e vanno adottate moderne procedure e relazioni sindacali.
In ultimo possiamo dire he le criticità emerse dall’indagine vanno lette alla luce di un’adozione per lo più frettolosa dello smart working legata alla pandemia Covid-19 non preceduta da un’adeguata formazione e preparazione. I risultati ci invitano, come sindacato, a lavorare immediatamente su un contratto che definisca la cornice dello smart working e contestualmente anche la parte datoriale dovrebbe fare un grande sforzo rivedendo i propri modelli organizzativi, investendo in formazione e tecnologia, oltre a costruire un processo culturale e un buon clima di fiducia.
Accogliamo favorevolmente anche in futuro ulteriori suggerimenti e problematiche legate allo smart working, quindi non esitate a contattarci.
Link diagrammi
AGO Service - 6.10.2020