SENZA VERGOGNA
COMUNICATO STAMPA - Un dirigente nell'ambito dei servizi sociali ha respinto la possibilità di utilizzare a una dipendente...
Ricordiamo che la legge n. 104 risale al 1992 e ha fissato i principi in materia di assistenza, inclusione sociale e diritti delle persone con disabilita e rivela come il legislatore abbia saputo individuare, con grande lungimiranza, i principali problemi da risolvere perche una societa possa dirsi realmente civile.
Ci stiamo avvicinando a una societa che di “civile” ha proprio poco se si incominciano a mettere in discussione norme elaborate 30 anni fa che hanno saputo dare, sostenere, tutelare e riconoscere anche tutti quei familiari, inizialmente abbandonati, per questo tipo di “lavoro”. L'unica possibilita per i cosiddetti “caregiver” attualmente è l'utilizzo di questa legge. E' diversi anni che il Senato discute diverse proposte di legge e sappiamo tutti i tempi della politica. In Italia c'è un esercito di 7 milioni di persone che assiste volontariamente almeno una persona cara non autosufficiente. Un lavoro a tutti gli effetti, estremamente importante per la societa. Ma i cosiddetti “caregiver” sono lasciati soli invece di essere protetti da leggi e servizi, come avviene in molti altri paesi europei.
Come sindacato condanniamo fortemente quest'atteggiamento e ricordiamo che i numeri sono destinati a crescere, anche nella nostra provincia. Da un lato perche la vita media si allunga sempre di più e si amplia la fascia di popolazione anziana e dall’altro perche si lavora più a lungo - sono sempre di più le donne nel mondo del lavoro e sono sempre più diffusi i modelli di famiglia “non tradizionali”.
Infine, riteniamo che prevalga tale diritto rispetto a norme emergenziali e stiamo valutando la richiesta di interpello al Ministero del Lavoro con il potenziale coinvolgimento della Federazione Italiana FAND tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilita.
Stefano Boragine
AGO -Landessekretär - Segretario Provinciale AGO
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