Polizia Locale

8.3.2025 - LETTERA APERTA - Riforma della Polizia Locale...
All’Assessora Provinciale per la sicurezza e la prevenzione della violenza


Gent.ma Assessora
Ulli Mair,

L’ennesimo politico che parla di regolare la Polizia Locale con una nuova Legge Provinciale. In quasi 25 anni di servizio ho perso il conto di quante volte ne ho sentito parlare negli anni ed i miei colleghi più anziani di servizio oramai quando sentono questi discorsi passano oltre e dicono: ”Di nuovo un politico che vuole profilarsi, tanto fumo e niente arrosto”.

Personalmente mi chiedo, se Lei ha parlato con chi questo servizio lo svolge effettivamente per strada e sanno cosa succede o se ha parlato, come sempre soltanto con i dirigenti, che non sanno qual’é la situazione fuori dal loro ufficio e qual’é la realtà per strada, ma dicono “Sí va bene” a qualsiasi richiesta della politica.

Da tempo oramai ci sarebbe la necessità di dare alla Polizia Locale quel valore che le compete, non solo a livello provinciale, ma a livello statale.

Trattati come un qualsiasi impiegato del Comune, devi saperti districare dal Codice della strada al diritto amministrativo, dal Diritto penale alla Procedura penale passando per Regolamenti di Polizia Urbana ed ordinanze varie del Sindaco, solo per fare alcuni esempi.

Si devono creare fascicoli, redigere verbali ed essere a disposizione dei cittadini, se dovessero necessitare di informazioni oltre ad essere di supporto alle altre Forze di Polizia che sempre più spesso e sempre più delegano i loro compiti alla Polizia Locale per carenza di personale, almeno cosí dicono.

Tutto questo viene richiesto a persone inquadrate al 5° livello funzionale e che da anni chiedono che la responsabilità che devono portare, venga riconosciuta almeno con un inquadramento diverso.

Gli Agenti di Polizia Locale non sono dei normali impiegati comunali, perché nessuno di questi ad es. porta una pistola durante il servizio e ne é responsabile.

Se volete che siano in servizio H24, per garantire la sicurezza assieme alle altre Forze di Polizia, ma allora dovrebbero avere anche gli stessi vantaggi come le altre Forze dell’Ordine, come ad es. un anno di contributi “regalati” ogni 5 anni di servizio e poter andare in pensione prima o il riconoscimento della causa di servizio per problemi di salute e che con l’aumento degli anni di servizio aumentano i giorni di congedo ordinario.

Un inizio ed un segnale di buona volontà da parte del Governo Provinciale sarebbe l’istituzione di un tavolo di contrattazione collettiva separato, che si occupi solamente delle problematiche della Polizia Locale ed un contratto collettivo a parte, come quello del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco.

Sarebbe anche auspicabile che l’indennità per il servizio di Polizia Locale venisse pagato a tutti gli operatori nella stessa misura, perché tutti indossano la stessa divisa, hanno gli stessi obblighi e si vedono confrontati con gli stessi problemi e le stesse ostilità, indifferentemente dal servizio che fanno.

Nel complesso gli operatori della Polizia Locale vorrebbero semplicemente che venisse mostrata più stima per il loro operato e che il Consorzio dei Comuni la finisca di trattarli come una cenerentola.

Cordialmente

Daniela Mair
Dirigente sindacale AGO
Tel. 335 1099309 – daniela.mair@ago-bz.org

Dr.Andreas Unterkircher
AGO-Obmann – Presidente
335 69 02 375 - Andres.unterkircher@ago-bz.org

Stefano Boragine
AGO -Landessekretär - Segretario Provinciale AGO
Tel.: 338 17 42 587 - stefano.boragine@ago-bz.org

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